Svezzati

Io invece resto quieto e sereno:
come un bimbo svezzato in braccio a sua madre,
come un bimbo svezzato è in me l’anima mia.

SVEZZATO …. quindi non dipendenti dalla madre come un bambino NON ancora svezzato.

Mi endo conto che spesso siamo proprio dei bambini NON svezzati attaccati a “madri” di tutti i tipi.

 

Prudenza

La prudenza cristiana, credo non sia quella che tutti noi conosciamo che mira a non mettersi nei pasticci e ad evitare problemi.

La prudenza cristiana, credo, mira al bene altrui, costi quello che costi, anche quello di rischiare del proprio.

La prudenza cristiana, credo, abbia come fine quello di evitare pericoli ad altri.

La prudenza cristiana genera dei pesanti e apparentemente dolorosi “no” evitando i “sì” di compiacimento proprio.

La prudenza cristiana genera dei “sì” dolorosi e pesanti per noi stessi evitando i “no” che che ci metterebbero tranquilli.

Monete di Dio, tesoro di Dio, patrimonio di Dio

Grazie ad un’ottima omelia di ieri fatta per i ragazzi, mi sono resa conto che:

  • la moneta presentata a Gesù portava il volto di Cesare e a Cesare doveva essere resa
  • noi, secondo Genesi 1, siamo “immagine e somiglianza di Dio”, quindi, portiamo in noi l’immagine di Dio

Possiamo essere monete oppure addirittura conio, ma siamo il patrimonio di Dio.

Ecco forse che cos’è quell’abito adatto del Vangelo di domenica scorsa.

Madonna del Rosario

Grazie ad un sito amico mi sono resa conto che il Rosario è composto da:

  • 5 decine di Ave Maria
  • 5 misteri da meditare

A cui si unisce:

  • la parola umana per recitarlo (anche se lo si recita in silenzio)
  • il pensiero umano che medita ogni mistero (anche se lo si fa in un lampo)
  • il senso del ritmo e del tempo

La persona umana è:

  • 5 sensi
  • la capacità di parola
  • il pensiero

Quindi, il Santo Rosario è la totalità dell’uomo e Maria è Madre della Chiesa quindi Madre di tutti.

Una preghiera che allora coinvolge tutta l’essenza dell’uomo in un atteggiamento cosciente di figlio.

In effetti il Rosario ha un effetto sorprendente quando si ha paura, quando si è in difficoltà, quando si sta male, quando non si sa che soluzione o strada prendere.

Direi allora che Madonna del Rosario si potrebbe anche chiamare Madre dell’umanità perchè dentro il Rosario si ben vede la maternità di Maria ed il nostro essere figli in corpo e spirito.

Parola di Dio

Mi ha sempre stupito il fatto che Gesù nel Vangelo parli sempre di “ascoltare” la Parola di Dio e nel contempo dice anche di “leggere” i segni del tempo.

La Parola di Dio è scritta in noi, ma:

1) la appiamo leggere?

2) e se sappiamo leggerla, riusciamo ad intenderla?

3) e se la intendiamo, sappiamo accoglierla per vera?

Nessuna parola di quelle che sentiamo dal Vangelo ci è sconosciuta (anche gli atei lo dicono), le conosciamo intimamente tutte, ma non sempre le ascoltiamo ed ascoltare non significa “udire”, ma significa dare loro vita, calarle nella nostra vita (senza pretendere che anche gli altri lo facciano).

Solo così, solo “ascoltando” possiamo leggere bene le nostre giornate.

La Parola di Dio è l’alfabeto della vita con tanto di “maestro” che le insegna: Gesù.

 

San Francesco d’Assisi

Per stare in tema del post precedente, ecco delle parole a me molto care di San Francesco

Pace

E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù.

((da Fil 4,6-9 domenica 2 ottobre)

Non si sa bene come mai, ma spesso succede (anzi direi che succede sempre, magari non immediatamente), che dentro alle tante parole proclamate della Parola di Dio nella Liturgia domenicale c’è una parola o una frase che si pone al di sopra di tutto come una stella luminosa.

A volte pare c’entri poco o nulla con tutte le letture, di certo c’entra parecchio con la nostra vita.

Questa frase di San Paolo è come una medicina per tutti noi ammalati spesso di ansia che provoca inevitabilmente terremoti di cuori, di menti e anche del corpo considerando che l’ansia può diventare causa di molte patologie.

Viviamo nell’ansia continua, quotidiana. In certi periodo un po’ meno ed in altri più forte. I motivi ci sono sempre e possono anche essere gravissimi.

Umanamente parlando l’ansia è comprensibile, anzi inevitabile in certi casi.

A tutti succede di avere dei problemi e lo sforzo per trovare delle soluzioni provoca questa ansia cattiva che avvelena e avvelena anche il pensiero che – a questo punto – potrà solo partorire soluzioni non troppo buone dettate più dal desiderio di “dominare” persone/eventi/tempo/ecc. che non dal desiderio di “costruire” con il Signore delle soluzioni ottimali.

Nell’ansia ciò che domina è il “fare in fretta” quindi risolvere il problema in fretta e poco importa se in modo violento.

Il pensiero di agita ed il cuore non riesce a pensare ad altro e con più ci si fissa su questo trovare soluzioni ed in questa agitazione, con più si perde il dono della vista di insieme e tutto si racchiude progressivamente in sé stessi.

Tutti noi sappiamo che l’intelligenza è il dono più grande che ci è stato consegnato: è la vigna del Signore!!!! E’ quella vigna del Vangelo di ieri, della Prima lettura di ieri.

Questa “vigna/intelligenza” dovrebbe dare buoni frutti e parte di questi frutti dovrebbero essere dati al “Signore” di questa vigna. Non ci dovrebbe essere un trattenere per sè da parte dei fittavoli (noi), ma riconoscere che l’intelligenza (che è anche frutto della vigna) non ce la siamo data noi, non è opera delle nostre mani.

Purtroppo spesso agiamo nello stesso identico modo dei personaggi descritti dalla Prima Lettura e dal Vangelo ed usiamo l’intelligenza per proclamare/pretendere/carpire la nostra indipendenza da Dio … e l’intelligenza produce frutti acerbi, aspri, velenosi perchè – sotto sotto – ci sentiamo superiori a Dio che releghiamo nei Cieli convinti che non Gliene importi nulla della nostra vita quotidiana.

Ecco allora Sa Paolo che mette al d sopra di tutto queste poche parole:

Pace di Dio

(che) SUPERA

OGNI INTELLIGENZA

e che custodisce (Dio si pone come custode, “lavora” per noi”, ci serve!!!!!)

I VOSTRI CUORI E LE VOSTRE MENTI IN GESU’ CRISTO

Esiste dono più grande?