Nella vita di tutti può che capitare:
- di accorgersi che si prega di più fuori da una chiesa che non dentro
- di accorgersi con sgomento che in una celebrazione non si ha il pensiero rivolto a Dio
- di accorgersi di non sentire più quel movimento affettivo verso il Signore
- di sentirsi quasi estranei, distratti, nelle celebrazioni
- di parlare con il Signore mentre si cammina
- di essere tormentati da dubbi e – nello stesso tempo – rimanere attaccati ad un Credo
- di essere insensibili a tutto
- di sobbalzare quando come una piccola esplosione affiora nel pensiero una luce di Dio per qualche cosa
- di condividere intensamente il dramma di qualcuno e senza sapere che questo qualcuno sta vivendo un dramma
- di chiamare qualcuno nel preciso momento in cui ha una necessità estrema
- di sentirsi riferimento, ma avere la sensazione di non aver nessuno come riferimento proprio
- di pregare senza pregare
- o di non pregare mentre si prega
- o peggio di non saper più pregare
tutto questo può capitare nell’arco di una giornata o di un periodo che può essere più o meno lungo.
Un insieme di negatività e di positività che ci arrivano addosso e che ci lasciano sgomenti e storditi. ma …..
tutto è dono
tutto concorre al bene
tutto è vita
tutto càpita perchè nessuno si senta al di sopra
Credo sia
il Buon Pastore
che conduce “fuori” dal recinto
affinché conosciamo tutto di noi stessi
per aver misericordia dell’altro
Si esce dal “recinto”- Tempio Santo
per ritornarci ogni volta
con maggiori ricchezze
che sono tutti coloro che incontriamo
vivendo per attimi la loro stessa vita.