Signore, che vuoi io dica?

Ecco, questo è stato il mio pensiero in questi ultimi tempi.

La risposta pare sia stata “Ora guarda” e così ho fatto.

Ho passeggiato in altri blog leggendo senza scrivere alcun commento ed ho visto tante parole, molte liti, tanti arroccamenti, ma ho anche visto tanta speranza e purezza d’animo.

Ah, l’uomo!!!! Così amato e così convinto di non esserlo.

 

Ho guardato la tv ed ascoltato programmi Radio.

Ho sentito tante parole e tanti terremoti che scuotono la Terra e scuotono la Chiesa che è “terra/incarnazione” di Dio.

E ancora tante parole, molte liti, troppi indici puntati e quel sottile e perverso piacere di “aver beccato” qualcuno, quella soddisfazione del “l’avevo detto io” …

Ah, l’uomo!!!! Così accompagnato e così convinto di bastare a sé stesso.

 

Signore, che vuoi io dica?

E mi sono venute in aiuto le parole di San Giuda Apostolo (pare la controfigura dell’altro Giuda, pare l’esito diverso per scelta dello stesso Giuda traditore)

Siate misericordiosi verso quelli che sono indecisi e salvateli strappandoli dal fuoco; di altri infine abbiate compassione con timore, stando lontani perfino dai vestiti, contaminati dal loro corpo.

Prendiamo nota di tutto quello che succede, ascoltiamo tutti e tutto, ma – alla fine – ciò che ci deve animare e misericordia e compassione.

Se ci lasciamo prendere da sdegno, rabbia, vendetta ed esclusione tutto ciò che faremo di buono avrà un seme cattivo che porterà altro terremoto, altra sofferenza.

Si può essere determinati, incisivi, leali ed attivi anche (e … forse … “solamente”) con misericordia e compassione.