Le Ceneri raccontate ai bambini

In sacrestia la cenere viene tolta dalla scatola e messa su un piattino e … ogni granello di cenere sembra abbia una gran voglia di parlare.

Granello 1
Uff! Finalmente!!! Non ne potevo più di stare in quella scatola. E’ da un anno che siamo tutti li appiccicati.

Granello 2
E già, hai ragione! Ma tu da dove vieni? E’ vero che è un anno che stiamo insieme, ma – come dicevi tu – eravamo talmente stretti che non … bé … ci siamo addormentati.

Granello 1
Ohhh, io ero un ramo di un ulivo e vengo dalla Liguria e tu?

Granello 2
Boh! Ero troppo piccolo per saperlo

Granello 1
Come troppo piccolo?

Granello 2
E sì, sai, ero un ramo giovane e poi – onestamente – ero un po’ distratto. Ma dai sentiamo da dove vengono gli altri

Granello 1
Ehi voi, sveglia!!! Da che ulivo arrivate, dove eravate.

E tutti allora si misero a dire da dove venivano, di quanto era bella la pianta di cui ne facevano parte ecc.
Ma, ad un tratto, ci si accorge che un granello non parla.

Granello 1
Ehi, piccolino, e tu perché non parli?

Granello silenzioso e timido
Perché l’ulivo da dove sono venuto non era nei bei posti che voi dite, io ero in un giardino proprio qui, vicino a questa chiesa.

Granello 1
Ma va? Dai racconta.

Granello silenzioso e timido.
Eh! E’ successo che lo scorso anno, in occasione della Domenica delle Palme, si sono accorti che l’ulivo che avevano portato non bastava per tutto. Non bastava da dare a tutta la gente, per addobbare la chiesa e – soprattutto – non c’era un ramo “giusto” da dare in mano al sacerdote che guidava la processione.

Granello 2
Sì, ha ragione. Me lo ricordo anch’io il panico di questa povera gente che non sapeva cosa fare.

Granello 1
Acc …io me lo sono perso perché ero già stato infiocchettato … dai, dai, continua.

Granello timido
Allora, la signora che era la proprietaria del giardino in cui era piantato il mio ulivo, quando l’ha saputo è corsa dal parroco ed ha offerto i rami del suo ulivo. Il parroco commosso, ha accettato ed è andato con la signora a potare i rami. La signora ci tagliava con tanta delicatezza e ad ogni taglio sembrava dicesse ad ognuno di noi “Perdonami, ma ti ringrazio di cuore, ma è per il Signore”. Il parroco, vista tanta delicatezza, ad un certo punto ha detto:
“Senti, posso prendere questo ramo? E’ bellissimo e lo porterò io in processione”. La signora commossa, accarezzando il ramo (che ero io) lo ha tagliato.

Granello 1
Che bello!!!

Granello timido …
Mica tanto, perché poi, finita la processione, finita la domenica … sono stato messo insieme agli altri per essere bruciato.

Granello 1
Appunto … che bello! E lo stesso che è successo a noi.

Granello timido
Scusatemi tutti, ma è un anno che non capisco questa cosa … Insomma, non mi pare giusto, ecco. Ed io non stavo zitto perché dormivo, sono che piangevo la mia cattiva sorte e – per di più – non ho più trovato gli altri granelli di cenere del mio ramo.

Granello allegro
Ehi, siamo qui! Se anziché stare lì con tutto quel muso lungo avessi parlato, ti avremmo spiegato tutto.

Granello 2
Povero granellino, quanta tristezza.
Adesso ti spiego quale Grazia hai ricevuto.

Granello timido
E … si …

Granello 2
Vedi, granellino, lo scorso anno tutti i rami di ulivo avanzati quelli che stavano in chiesa ad esempio, o quelli  un po’ bruttini sono stati bruciati la Notte di Pasqua.
Ti ricordi vero? Ti ricordi quanta gente c’era? E ti ricordi che il sacerdote ha preso il fuoco che noi abbiamo prodotto per accendere il Cero Pasquale che è il simbolo di Gesù Risorto? Ti ricordi che da questo cero ogni candela è stata accesa? Ti ricordi?

Granello timido
Sì, sì, mi ricordo, ma non capivo cosa stesse succedendo … pensavo solo a quando ero parte di un ramo di ulivo rigoglioso.

Granello 2
Sei più rigoglioso adesso pur essendo un piccolissimo granellino di cenere di quel ramo d’ulivo bruciato.

Granello timido.
Davvero? Dallo scorso anno mi sono sempre sentito in colpa perché … perché … non sono servito a nulla, neppure come riparo per gli uccellini quando piove.

Granello 2
Allegro. Vedi, quella notte, quando è stato acceso il FUOCO NUOVO simbolo della NUOVA LUCE molti granellini sono andati in cielo, un po’ si sono dispersi e gli altri – noi – siamo rimasti qui. Hanno aspettato che tutto si raffreddasse e poi ci hanno raccolto e messo in una scatola per …

Granello timido
Ecco vedi, non sono andato neppure in cielo …

Granello 2
Aspetta un attimo e smettila di lamentarti …

Tutti gli altri granelli
Dai, Granello 2, vai avanti, sai anche noi non abbiamo molto capito a cosa siamo serviti, anzi a dire il vero non sappiamo neppure perché ci hanno messo in chiesa. A che serve della povera cenere in chiesa?

Granello 2
Ecco, stavo dicendo: quella notte, da ulivi siamo diventati cenere, ma lo siamo diventati perché bruciando da noi è uscita la NUOVA LUCE. Ora, dopo un anno, noi – povera cenere – verremo messi sul capo di molta gente con questa formula che il sacerdote dirà: “Convertitevi e credete al Vangelo”. Noi siamo il ricordo di quella Luce, siamo stati gli strumenti di quella Luce ed ora, quest’anno, verremo messi sul capo della gente. Sul capo, non sulle mani o sui piedi … no, no, sul capo perché la Luce entri nel pensiero di ogni uomo. Noi, piccoli granelli di cenere, andiamo a sussurrare che la Luce del Signore brucia ed illumina ogni pensiero.
Quindi stiamo tutti allegri perché siamo uno strumento del Signore e adesso … andiamo a disperderci sulle teste di tanta brava gente.
Prima eravamo ulivi un po’ spocchiosi, ora siamo cenere di ulivo molto generosi testimoni della Luce.


2 Replies to “Le Ceneri raccontate ai bambini”

  1. Il vegetale è più avanti di noi, accetta la Luce e può essere strumento di Luce ma noi abbiamo la predisposizione affinchè la Luce entri? Ognuna si dia la sua risposta.

Lascia un commento