Uomini e computer

Da qualche parte (ma è una cosa che frequentemente si dice) ho letto:

“l’uomo non è mica un computer e non ha tutte le sfumature di un essere umano, tutte le particolarità e tutti i comportamenti – a volti bizzarri – di un uomo”

Ma ne siamo sicuri?

Voglio dire, certo che l’essere umano non è un computer, ci mancherebbe, ma

1)      Il computer è programmato dal cervello umano “copiando” gli stessi percorsi logici

2)      Se lo guardassimo meglio e ci guardassimo meglio mentre lo usiamo, capiremmo che anche una macchina può insegnarci qualche cosa o quanto meno ricordarci cose fondamentali per la crescita e rapporti umani.

Un computer:

1)      Soffre per sbalzi di corrente … come una persona può soffrire per sbalzi di umore o sbalzi “di tensione” dovuti a difficoltà della vita

2)      Soffre di conflittualità tra i programmi … come una persona può soffrire di conflittualità tra quello che è giusto fare e quello che fa, tra etica e pratica, traVangelo e vita di tutti i giorni

3)      Soffre per la polvere che può bruciare la ventola portando alla stessa fine l’alimentatore … come una persona può “bruciarsi” per la stessa polvere della fatica, della rassegnazione, del “così fan tutti”

4)      Soffre di “crash del disco fisso” per motivi imperscrutabili  … come una persona può soffrire della stessa cosa per motivi sia imperscrutabili che indotti da comportamenti cattivi

5)      Soffre di “down” e si blocca se si tenta di lanciare più applicazioni insieme … come una persona

6)      Chiede che i comandi siano chiari e precisi … come una persona

7)      Impone che non sia dato nulla per scontato … come una persona dovrebbe fare con il prossimo

8)      Impone cura e manutenzione (polvere e software) … come una persona richiede la stessa cura … anche per ciò che ha imparato un sacco di tempo fa

9)      Chiede aggiornamenti …. Eh eh eh … dovremmo tenerlo presente più spesso che ognuno di noi è sotto continuo aggiornamento … evangelico

10)   E, una volta all’anno, chiede di essere resettato con successiva ri-installazione di tutto …. Caspita, ma questa è la “confessione” particolare di Natale e Pasqua

11)   Chiede non troppa superficialità nell’usarlo … e già, come una persona dovrebbe sempre considerare guardando l’altro dove la parola “usare” viene cambiata in “rapportarsi”

12)   Impone la coscienza che se si rompe, la sostituzione o riparazione costa parecchio … e perché non lo pensiamo per le persone quando ci viene voglia di “sistemarle come si meritano”? Le persone costano molto di più di un computer. Le rotture, poi, causano perdite di files (sfiducia umana)

13)   Deve avere un buon antivirus se si naviga in rete … Come noi, d’altra parte, che navighiamo nella vita in cui troviamo ogni tipo di virus/tentazione

14)   Deve essere protetto da spam, spyre che sono i mezzi/porte che gli hacker usano per impossessarsi di cose delicate per poi distruggerle o farne cattivo uso … Idem per le persone, per noi, che possiamo incontrare hacker  furbi e competenti della mente umana. La protezione è: rispetto, fermezza, misericordia, intelligenza

15)   …. (che altro?)

Quindi, è poi così vero che l’uomo non è un computer o da un computer non impara nulla?

8° giorno

Lascia lì l’offerta davanti all’altare e vai a far pace con tuo fratello

 

Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno

Molto spesso questi segni eccezionali passano attraverso quella Grazia che si chiama “Fare pace che è molto di più di “perdono”.




7° giorno: le mura

Chiamerai le tue mura: “Salvezza”, le tue porte: “Gloria al Signore”

 

Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa.
In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna

 

La domenica è già un giorno di preghiera in cui l’unità dei cristiani è visibile, ma oggi riprendo questa mini preghiera che si aggiunge alla grande preghiera di tutti i cristiani.

Le mura e l’unità dei cristiani …. Apparentemente non c’entrano nulla l’uno con l’altra, anzi direi che potrebbe sembrare antitetica …. Ma dipende da dove si guarda: se si guarda da “fuori dalle mura” lo è; se si guarda – invece – da “dentro le mura”, no.

Tutti i cristiani uniti in un solo Spirito e tutti gli uomini animati dallo Spirito, da sempre, sono il Regno di Dio.

Non permettiamo allora che la divisione entri in queste mura, in questo Regno che è aperto a tutti.

Quando parlo di “divisione” sento però, che dentro questa parola, non raccolgo le divisioni interconfessionali, ma anche le divisioni umane.

Se le nostre “mure” e “porte” sono lo Spirito Santo davvero saranno chiamate “salvezza” e “gloria del Signore” perchè reputiamo possibile ciò che umanamente è impossibile e ciò che è più impossibile agli occhi dell’uomo è proprio l’unità.


Bocca

Tutto quello che avevano lo mettevano insieme

 

… perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni …

Che c’entra la bocca?

C’entra, c’entra.

E’ da dove ci si nutre, ma dalla bocca escono anche parole che possono sfamare necessità che non sono immediatamente riconducibili al cibo.

“Mettere insieme per scacciare demoni”

Ce la si può anche fare a condividere il pane, ma viene più difficile condividire anche la parola, il pensiero … senza trattenere il proprio come il migliore, il più sano, il più illuminato, il “più” di tutte le altre parole e pensieri.

Orecchie

Dice il Signore al suo popolo: “Ascoltatemi bene”

… una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui …

 

Tutto inizia sempre con l’ascolto.

Tutto prende senso dall’ascolto … anche di un particolare ascolto che è quello del “saper vedere”.

Ascoltare non è solo un “sentire”, ma è un fermarsi/perdere tempo/sostare con … e così inizia a germogliare il seme della comunione, che è un unione comune.

E già, perchè non si sa come, ma ascoltando qualcuno quel “qualcuno” ascolta anche lui.

Forse un piccolo passo dovremmo farlo in questo senso: non solo farci ascoltare (nel senso di far udire le nostre parole), ma anche lasciarci ascoltare, ascoltando.


Cuore

E in realtà noi tutti siamo stati battezzati in un solo Spirito per formare un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti ci siamo abbeverati a un solo Spirito. Ora il corpo non risulta di un membro solo, ma di molte membra

 

… rattristato per la durezza dei loro cuori …

Ogni unità è affare di cuore, Dio è una questione di cuore.

Non è una questione di princìpi o altro … è una questione di sacralità

Ogni uomo è sacro dalla nascita, ma diventa santo per scelta e nella misura in cui riconosce la sacralità di Dio e dell’uomo che da Dio “comunque” proviene.

Che ci sia unità di cuori ed ogni uomo saprà di essere parte dell’altro e tutti sapranno di essere parte di Dio, Sua famiglia.

Essere cristiani richiede – credo – agilità e velocità, capaci di leggere i momenti dell’altro e portare i propri in dono … anche quando sono “brutti momenti”-

 

Umanità

“Essi ascoltavano con assiduità l’insegnamento degli apostoli, vivevano insieme fraternamente, partecipavano alla Cena del Signore e pregavano insieme”

(Atti 2,42)

 

In quel tempo, di sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli, mentre camminavano, si misero a cogliere le spighe.
I farisei gli dicevano: «Guarda! Perché fanno in giorno di sabato quello che non è lecito?». Ed egli rispose loro: «Non avete mai letto quello che fece Davide quando si trovò nel bisogno e lui e i suoi compagni ebbero fame? Sotto il sommo sacerdote Abiatàr, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani dell’offerta, che non è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche ai suoi compagni!».
E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato».

Ascoltare, vivere insieme …. alimentati dallo Spirito Santo.

La Legge di Dio è una Legge che sostiene l’umanità, non va contro.

Dio si porta, non Lo si impone, come ogni uomo è portato da Dio.

Forse prima di rendere sacre le cose dovremmo pensare alla sacralità della persona umana che non ci appartiene, ma ci è stata data in custodia.

Con questo diamante in mezzo al cuore si inizia questa preghiera per l’unità dei cristiani, ma anche l’unità di tutta l’umanità.

Vigilia settimana per l’unità dei cristiani

.. mio Dio, questo io desidero;
la tua legge è nel mio intimo.

Queste sono delle parole prese dal Salmo 39 recitato ieri.

Credo non esistano parole più vere per iniziare questa settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, ma ……………………..

mentre preghiamo cerchiamo di unire quei cristiani che ci stanno vicini, con cui condividiamo le giornate, che incontriamo per strada e con cui – magari – abbiamo qualcosa in sospeso.

Tutte le famiglie iniziano sempre da due ed uno di questi due è un “io”.

Ecco forse perchè per unire è indispensabile avere la Sua Legge nel nostro intimo.

 

Piante

“Esortatevi piuttosto a vicenda ogni giorno, finché dura questo oggi”

Eh … di questo dovremmo sempre ricordarcene.

Non rimandare a domani e non accontentarsi di quello fatto ieri, ma oggi esortiamo, proprio oggi, da mattina a sera.

Ognuno di noi ne ha bisogno, soprattutto quelli che non chiedono mai nulla e tanto fanno tacendo.

Il non esortare potrebbe fare danni enormi, inquantificabili ed imponderabili.

Siamo tutti un po’ come le piante: ci sono quelli che sono perenni e ci sono quelle stagionali.

Quelle stagionali sono quelle a cui serve, ad ogni primavera, essere ri-seminate e ri- piantate … magari solo perchè il nostro “clima” non è adatto a loro.

Ecco dovremmo prendere il prossimo come queste piante.

Inverni, gelo, vento, aridità (spirituali) e quant’altro possono togliere la vita, soffocare quel grande dono che è la Fede, stroncare la Speranza e congelare la Carità.

Lì,  quelle persone, dobbiamo esortare ogni giorno perchè possano sempre rifiorire, ma anche alle piante perenni serve esortazione con acqua, concime, cure, antiparassiti (anti – tentazioni).

E’ una cosa molto semplice, che possono fare tutti, ma così essenziale e vitale.

Il Vangelo stesso, Gesù stesso è stato un continuo esortare con amore.

Credo che la prima teologia sia la cura per le persone … anche quelle che sembrano essere diventate pietre aride.