In incognito, per ultimo, come un bambino

Commento al Vangelo del 20 settembre 2009, XXV domenica del tempo ordinario (anno B).

Dal Vangelo secondo Marco (9, 30-37)
In quel tempo, Gesù e i discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse.
Istruiva infatti i suoi discepoli e diceva loro: “Il Figlio dell’uomo sta per esser consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma una volta ucciso, dopo tre giorni, risusciterà”.
Essi però non comprendevano queste parole e avevano timore di chiedergli spiegazioni.
Giunsero intanto a Cafarnao. E quando fu in casa, chiese loro: “Di che cosa stavate discutendo lungo la via?”.
Ed essi tacevano. Per la via infatti avevano discusso tra loro chi fosse il più grande.
Allora, sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: “Se uno vuol essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servo di tutti”.
E, preso un bambino, lo pose in mezzo e abbracciandolo disse loro: “Chi accoglie uno di questi bambini nel mio nome, accoglie me; chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato” .

Bambini a scuolaAlla scuola di Gesù
Visto che l’anno scolastico è appena iniziato, e tanto per rimanere in tema, mi/vi faccio due domande:

  1. che cosa hanno imparato i discepoli, fino ad ora, alla scuola di Gesù ?
  2. che voto o giudizio vogliamo dare loro ?

Dall’alto della mia sapienza umana io darei questa sentenza:

  1. hanno capito che, seguendo Gesù, potranno fare dei miracoli, diventare importanti, essere seguiti da tante persone; è quindi fondamentale stabilire delle gerarchie, organizzare, decidere chi-fa-che-cosa, definire chi è il più grande.
  2. hanno studiato poco, si sono applicati ancor meno, non hanno capito quasi nulla;  voto 4, rimandati a settembre (lezioni private da Caifa, magari).

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Primo giorno di scuola

Ecco, finalmente è arrivato il primo giorno di scuola tanto atteso e, come per una straordinaria coincidenza, inauguro oggi il primo post di questo blog.

Abbiamo due figli, il primo frequenta la 4a elementare mentre per il secondo oggi è stato il primo giorno in prima elementare: grande emozione per i genitori, soprattutto per la mamma, che ha iniziato pure lei la scuola (però come insegnante !).
Questa sera, a tavola, abbiamo chiesto al piccolo che cosa ricordava del suo primo giorno; dopo vari tentativi e ripetuti mugugni e versi, otteniamo una stringata risposta: ” … mah … la matita, il nome dell’insegnante (meno male !), la cartella”. Come inizio può andare, speriamo sempre in meglio.

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