Abbiamo celebrato ieri il Battesimo della nostra bambina.
A 26 giorni dalla sua nascita Ester Maria Luisa è nata di nuovo, dall’acqua e dallo Spirito, entrando a far parte della grande famiglia della Chiesa.
I giorni di preparazione sono stati un’occasione per “ripassare” il Sacramento del Battesimo cercando di spiegarlo ai nostri figli; è stata per me una riscoperta del significato dei simboli e una occasione di rivivere il mio stesso Battesimo e quello dei due figli già grandi.
L’acqua che è stata utilizzata proviene dal fiume Giordano; alcune nostre amiche si sono recate lo scorso anno in Terrasanta ed hanno “prelevato” l’acqua direttamente dal fiume nel quale è stato battezzato Gesù; una di queste bottigliette è stata il loro regalo, per noi graditissimo.
Inoltre il nostro parroco aveva anche egli una boccetta della stessa acqua, ed è stato felice di aggiungerla alla nostra.
Così il significato dell’acqua è stato ancora più marcato.
La lettura che abbiamo scelto è tratta dal Vangelo di Giovanni, al capitolo 3, dove Nicodemo va di notte da Gesù.
C’era tra i Farisei un uomo di nome Nicodèmo, un capo dei Giudei. Egli andò a lui, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei un maestro venuto da Dio; nessuno infatti potrebbe fare i segni che tu fai, se Dio non fosse con lui».
Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non nasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio».
Gli dice Nicodèmo: «Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può forse entrare di nuovo nel seno di sua madre e rinascere?».
Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non nasce dall’acqua e dallo Spirito Santo non può entrare nel regno di Dio. Quel che è nato dalla carne è carne, e quel che è nato dallo Spirito, è spirito». (Gv 3, 1-6)
Nicodemo non capisce ancora quale grande dono sia quello della nuova nascita nel Battesimo, e così anche io mi sono accorto di aver spesso sottovalutato la forza della Grazia che si ottiene con questo Sacramento.
Ogni volta che partecipo a questo rito ho la possibilità di rivivere il mio Battesimo, “facendo finta” di essere anche io il battezzando.
C’è in me una parte che appartiene alla carne ed è legata alle cose del mondo; ma c’è anche una parte di me che con il Battesimo è nata dallo Spirito ed è destinata alla vita eterna.
Durante la mia esistenza terrena queste due parti coesistono in me, ed ogni tanto fanno a pugni tra di loro.
Al termine dei miei giorni terreni queste due parti si separeranno, e lo spirito sarà vivo per sempre, fino al giorno della Resurrezione, quando corpo e Sspirito si riuniranno ancora e saranno una cosa solo per i giorni infiniti.
Questa è la nostra fede.
P.S. :
Durante gli ultimi mesi sono stato un poco assente dal blog, ma Anna ha “tirato la carretta” benissimo 🙂 .
Cercherò di riprendere anche io con il solito ritmo.